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PLACANICA – “Ancor prima della venuta del nostro Redentore e Salvatore Gesù Cristo, i filosofi greci avevano capito e divulgato che esiste una legge di natura che ogni uomo porta con sé nel cuore. Questa legge sancisce che il matrimonio avviene, naturalmente, tra uomo e donna!” E’ quanto ha dichiarato, nella propria omelia, senza mezzi termini, monsignor Morosini, vescovo della diocesi di Locri – Gerace, presso l’opera della Madonna dello Scoglio, fondata da Fratel Cosimo Fragomeni da circa dieci lustri. Il successore degli apostoli, in occasione dell’appuntamento speciale coincidente con la solennità dell’Immacolata Concezione, ha toccato tanti temi etici e ha chiamato a raccolta i veri cattolici, affinché si prodighino nella testimonianza dei valori cristiani lottando contro una mentalità che vuole ridurre l’esistenza dell’uomo all’effimero piacere a tutti i costi. Inoltre, ha spiegato il ruolo importante della Madonna, nella vita di ogni uomo e ha ricordato l’umiltà della Madre di DIO allorquando l’arcangelo Gabriele le apparve per annunciarle la nascita di Gesù Cristo. Migliaia le persone che, come sempre, affollavano la valle di Santa Domenica, dove sorge l’opera mariana nota in tutto il mondo, le quali, in un clima di profonda compostezza e silenzio, hanno ascoltato con attenzione le esortazioni del vescovo, applaudendolo, al termine della sua omelia, per manifestare un consenso che è ormai palpabile fra tanti cristiani. Il tema della famiglia, infatti, è caro a tutti e monsignor Morosini, con eloquenza e sapienza,

ha evidenziato che non si può smembrarne l’essenza, parlando di “famiglia tradizionale” e di “famiglia moderna”. Da quando si è creato il mondo, ha detto il vescovo, “La famiglia è costituita dal matrimonio che è l’unione naturale, tra uomo e donna. Questo è sempre stato e sempre sarà per ogni cultura e tradizione. Chi la pensa diversamente, ritenendo che non c’è alcun male ad andare contro natura, è rimasto vittima del grande inganno del diavolo ovvero qu

ello di far credere che non esiste e, quindi, che nulla è male se da piacere all’uomo.” Un’altra astuzia diabolica, palesata dal vescovo è quella di far credere che lui e DIO non siano delle entità fisiche e spirituali ma dei concetti, ovvero quello del bene in contrapposizione al male e viceversa. Nessuno, quindi, secondo questi principi, può sancire cos’è il bene e cosa il male. “Ecco che si innesca il caos, la confusione morale e fisica” – ha espresso il pastore diocesano che ha lanciato un appello, al termine delle sacre funzioni, al perdono, alla riconciliazione e alla pace. Infine, è stato annunciato il programma degli incontri di preghiera allo Scoglio, e quello del Bacio a Gesù Bambino, del prossimo 12 gennaio. L’articolazione è la seguente: ogni mercoledì e ogni sabato (come avviene dal oltre 40 anni), dalle ore 14.00, Fratel Cosimo incontra, personalmente e privatamente, novanta persone che si sono prenotate, telefonicamente, per avere il colloquio con lui. Negli anni scorsi le persone erano cento. A seguire si svolge: il santo Rosario, il pio esercizio della Via crucis, la processione con il Santissimo Sacramento, la Solenne concelebrazione eucaristica, la preghiera d’intercessione di Fratel Cosimo e la fiaccolata (solo il sabato e la domenica). La domenica, invece, alle ore 11.00 e alle 17.00, viene celebrata la Santa Messa, seguita dalla preghiera di Fratel Cosimo e dalla fiaccolata (solo dopo la Messa delle 17.00).

 

GIUSEPPE CAVALLO